L’unica cosa che mi manca dell’Italia è scendere verso il mare lungo il sentiero da Campiglia a Portovenere.
Questo è quanto ripete da sempre un amico che da tempo abita all’estero. Una frase che potrebbe sembrare banale e malinconica, ma dice tutto, senza dire precisamente tutto quello che questo il sentiero da Campiglia a Portovenere ha da offrire.
Scheda tecnica
Difficoltà : media
Segnavia : 1
Periodo consigliato : tutto l’anno
Durata : 2 ore e 30/3 ore
Consigli : È consigliabile partire da Campiglia, a meno che non si sia buoni camminatori. Partendo da Portovenere, infatti, il primo tratto risulta in ripida salita.
Campiglia: tra il Golfo e il il mare aperto.
Campiglia è un gioiello: da una parte si affaccia sul Golfo dei Poeti, dall’altra guarda al mare aperto, alta sopra le Cinque Terre.
È anche punto di snodo di diversi sentieri che corrono lungo il crinale che separa l’abbraccio del golfo dalle rocce della Riviera. Tra questi, uno dei più spettacolari è sicuramente il tratto del sentiero 1 CAI che scende dal piccolo borgo fino a Portovenere.
Il sentiero da Campiglia a Portovenere parte dall’ultimo tornante prima dell’abitato di Campiglia. Un cartello segnala due strade: una più lunga (3 ore) e meno difficoltosa, l’altra leggermente più breve, ma di difficoltà media. Questa seconda, che per buona parte segue la linea di costa, è quella da seguire se si vuole godere di uno scenario mozzafiato (i segnavia da seguire per fare questo percorso sono 1 – 1a – 1).
Prima parte: mirto, capperi, corbezzoli… e là sotto il mare
Il primo tratto di cammino segue la costa che guarda il mare aperto. Profumi e colori rimandano alla Corsica, alla Sardegna, alla Grecia: è lo sguardo sulle Cinque Terre, sul profilo di Portovenere e dell’Isola Palmaria che appaiono e scompaiono dietro la costa a ricordare che siamo indiscutibilmente in Liguria.
Il percorso è prevalentemente pianeggiante, anche se occorre fare attenzione: in alcuni tratti si è a picco sul mare e si cammina su un fondo sconnesso e costituito prevalentemente da pietre.
Il panorama è suggestivo e – di tanto in tanto – riempie gli occhi con l’infilata di meraviglia che da Portovenere rimbalza alla Palmaria e dunque all’isola del Tino.
Seconda parte: si scende verso Portovenere. Dopo il Muzzerone, la meraviglia del Golfo
Il Muzzerone, con la palestra di roccia e il rifugio (qui il profilo su Tripadvisor), segna il passaggio tra la prima e la seconda parte del sentiero.
Arrivati a questo punto, resta circa un’ora di cammino. Durante la discesa non mancano gli scenari mozzafiato sul golfo, con protagonisti i borghi marinari di Cadimare e delle Grazie.
Qualche decina di minuti attraverso boschi e aree coltivate e poi, all’improvviso, esplode la meraviglia di Portovenere, che diventa protagonista con il suo castello e un panorama ineguagliabile.
Una ripida scalinata che costeggia le mure del maniero conduce in piazza Bastreri, cuore della perla del Golfo, a un solo passo dal budello del celebre carugio.
Come raggiungere il sentiero da Campiglia a Portovenere
Con i mezzi pubblici. Si può raggiungere il bel borgo di Campiglia con i mezzi pubblici. La linea 20 dell’ATC collega La Spezia a Campiglia (la si può prendere alla fermata in viale Garibaldi), ma purtroppo le corse non sono frequenti (scarica l’orario).
In automobile. La diramazione per l’abitato è segnalata – sulla destra – lungo la strada che da Spezia porta a Portovenere. La macchina può facilmente essere parcheggiata lungo la strada, nei pressi della partenza del sentiero.
Se preferite fare il sentiero in una sola direzione (in discesa!) evitando di dover tornare a recuperare la macchina a Campiglia, una strategia può essere questa: servirsi di due macchine. Una la si lascerà a Marola, nei pressi del ristorante Autedo (sulla strada che da Spezia porta a Portovenere), mentre con l’altra si può raggiungere Campiglia. Una volta terminato il sentiero, con l’autobus che collega Portovenere a Spezia si raggiungerà la vettura in località Marola e dunque si tornera a Campiglia a recuperare l’altra auto.
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