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Portovenere

Portovenere, all’estrmità occidentale del Golfo dei Poeti, è uno dei luoghi più evocativi del Mediterraneo, che vive da sempre tra leggenda e storia, tra sogno e realtà.

Come raccontare Portovenere? Difficile descrivere con le parole questo luogo così evocativo, ricco di storia, di leggenda e di bellezza provocante, proprio come la dea che le dà il nome.

Si potrebbe cominciare con le parole di un grande scrittore ligure, sebbene non uno dei tanti che si sono cimentati a descrivere Portovenere, o che l’hanno eletta a dimora nella speranza che ispirasse un po’ della sua bellezza alle loro opere.
È Italo Calvino che, per il tramite di Marco Polo, ne Le Città Invisibili descrive le città come luoghi dei sogni:

(…) tutto l’immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio, oppure il suo rovescio, una paura. Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra.

Forse Portovenere è proprio un sogno,  fatto di paure e di desideri che vivono nella proiezione verso l’infinito, nelle architetture di difesa, e nei vicoli che tessono una trama segreta di prospettive sorprendenti, diverse ogni volta e spiegate solo da uno sguardo d’insieme di infinita bellezza.

Portovenere, una vista dall'Isola Palmaria, in tutta la sua bellezza

Portovenere, una vista dall’Isola Palmaria, in tutta la sua bellezza

Venere e San Pietro: patroni di bellezza e forza.

Si dice che, dove oggi sorge la chiesa di San Pietro, sulla punta estrema della costa, molti secoli fa si trovasse un tempio romano dedicato a Venere, la dea della bellezze e della sessualità, nata dalla schiuma delle onde, per i romani era anche propiziatrice di forza e di vittoria. Per questo motivo, lungo tutta la penisola, le vennero dedicati molti templib.

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A guardare l’edificio dell’attuale chiesa di San Pietro, è facile immaginare che chi lo pensò originariamente sentisse il bisogno di opporre la forza della terra alla forza delle onde, a volte così grandi e potenti contro quella sponda rocciosa. La pietra del tempio non sembra quasi una costruzione dell’uomo, sembra sorgere dal suolo per ergersi verso il cielo, per guardare lontano, fondendo natura e artefatto in un tuttuno armonioso, forte, ardito.
Un piccolo miracolo di architettura che in epoca cristiana trasformò il mito in devozione per il Santo che su una pietra, e sul proprio coraggio, fu chiamato a fondare la Chiesa. Fu così che qui Venere diventò San Pietro.

Come arrivare a Portovenere

In Barca
Il miglior modo per arrivare a Portovenere è il traghetto, anche per ammirare il centro abitato dal mare. Dal molo sulla Passeggiata Morin di La Spezia, in estate si può prendere una barca quasi ad ogni ora dalle 9 alle 18 (consulta l’orario qui).
Purtroppo, non è disponibile alcun servizio in inverno, e dopo il tramonto anche in estate,  cosa da tenere a mente quando si prevede la visita: fermarsi in paese per la serata è decisamente raccomandabile, ma è necessario organizzarsi.

In Auto

Dalla Spezia, Portovenere si raggiunge in poco tempo in automobile. Tuttavia, non è facile parcheggiare in paese, dove si trova un solo parcheggio custodito. La strada che porta dalla città a Portovenere giunge alla località del Cavo, nella parte superiore del paese,  e poi discende a senso unico per compiere un giro e ritornare al punto di partena. È disponibile un servizio di navetta per parcheggiare al Cavo e arrivare al centro abitato in autobus.

In Autobus

Dalla Spezia, il servizio bus per Portovenere è molto frequente. Lungo tutte le fermate del centro città, è possibile prendere l’autobus “P – 11” che porta al centro di Portovenere con la frquenza di 15 minuti circa, dalle 5.30 del mattino alle 20 di sera.
È disponibile anche un servizio notturno fino alla mezzanotte con una frequenza di due ore circa.

In occasione delle manifestazioni estive, vengono rinforzati tutti i servizi per consentire a tutti di raggiungere facilmente Portovenere. n qeuste circostanze è generalmente preferibile non usare l’autovettura per raggiungere il borgo.

 

Dalla nostra Applicazione

Il piccolo borgo, di Portovenere dalle caratteristiche tipiche del centro storico ligure, attraversata da un bellissimo caruggio, si trova all’estremità meridionale di una penisola che, staccandosi dalla costa frastagliata della Riviera, forma la sponda occidentale del Golfo di La Spezia. Alla fine di questa penisola sono tre piccole isole: Palmaria, Tino e Tinetto; di queste solo l’isola di Palmaria, che si trova proprio di fronte al borgo di Portovenere al di là di un canale di mare stretto, è abitata.
Portovenere è famosa anche per la presenza di grotte naturali marine: la Grotta Azzurra sulla Palmaria (semi sommersa), quella nell’isola Tinetto e la grotta Byron (Grotta Byron) prende il nome dal poeta inglese che ha usato per trovare qui ispirazione per le sue opere letterarie.
Scarica l’applicazione gratuita per scoprire Portovenere.

Da non Perdere a Portovenere

La Festa della Madonna Bianca

Ogni estate, il 17 Agosto, Portovenere festeggia la sua Madonna Bianca con una delle feste più spettacolari della zona. La chiesa di San Pietro, di San Lorenzo, e tutto il borgo vengono illuminati dalla luce di migliaia di candele, che creano un effetto di strarodinaria scenografia, particolarmente suggestiva se ammirata dal mare, oppure in lontananza.

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La festa della Madonna bianca ricorda l’antica leggenda di Portovenere sul devoto Luciardo che, mentre pregava davanti a un’icona della Madonna notò  un’altra icona mariana un po’ più vecchia e annerita dal tempo giunta in paese – così si narra – via mare, animarsi e riprendere colore. Stupefatto, osservò il disegno cambiare forma: le mani della Madonna si stavano giungendo in preghiera e tra le mani del piccolo Gesù comparve un cartiglio che invitava tutti a pregare e a convrtirsi.

La Grotta Byron

Portovenere è uno dei luoghi più simbolici per il Golfo dei Poeti, per la bellezza dei suoi paesaggi,che fu fonte di ispirazione per molti poeti, in particolare per i romantici inglesi. Tra questi, Lord Byron visse tra i paesi del Golfo dei Poeti e amò in particolare Portovenere, che pare elesse quale spettacolare punto di partenza per le sue imprese di nuoto nel golfo.

A lui è stata per questo motivo dedicata la baia di incredibile bellezza che si apre al di sotto del castello di Portovenere, abbracciata dalla scogliera su cui si erge la chiesa di San Pietro. La grotta Byron è caratterizzata da una bianca scogliera che si getta nel mare. Da una picola apertura nel piazzale antistante San Pietro, è possibile accedere alla grotta per ammirarne la bellezza.

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