16 agosto 1399, la voce gira di strada in strada: “In casa di Luciardo è successo un miracolo. La Madonna è diventata Bianca!”
La festa della Madonna Bianca, che ogni anno il 17 agosto anima il borgo di Portovenere, ha origini molto antiche. La nascita del culto mariano portovenerino risale a una notte estiva del 1399, quando in casa di tal Luciardo si verificò un miracolo.
Il miracolo della Madonna Bianca di Portovenere
Era il 16 agosto dell’ultimo anno del 1300. In casa sua, Luciardo stava pregando davanti a un’icona della Madonna. Nella stessa stanza, c’era anche un’icona mariana un po’ più vecchia e annerita dal tempo. Era giunta in paese – così si narra – via mare, custodita in un tronco di cedro del Libano (ndr. il tronco di cedro del Libano è ancora oggi custodito nella navata sinistra della chiesa di San Lorenzo, dove è anche il dipinto).
Impegnato nella preghiera, Luciardo notò che piano piano la vecchia immagine annerita stava riprendendo colore. Stupefatto, osservò il disegno cambiare forma: le mani della Madonna si stavano giungendo in preghiera e tra le mani del piccolo Gesù comparve un cartiglio che invitava tutti a pregare e a convertirsi.
Portovenere grida al miracolo e il notaio lo certifica
Sbalordito, Luciardo grida al miracolo. La gente del paese inizia ad accorrere in casa sua e rimane sbalordita davanti al processo di trasformazione del dipinto, che durò qualche ora. A certificare l’evento intervenne anche la legge: il notaro Giovanni Michele di Vernazza redasse una attenta cronaca dell’avvenuto, controfirmata anche da 60 testimoni oculari.
La Madonna Bianca di Portovenere oggi
Al giorno d’oggi, ogni 17 agosto, il paese di Portovenere celebra il miracolo avvenuto in quella notte del 1399. Durante l’intera giornata sono in programma diverse cerimonie liturgiche presso la chiesa di San Lorenzo (dove si trova la miracolosa pergamena), mentre al calar della sera le celebrazioni raggiungono l’apoteosi scenica con la processione che – attraverso le strade del borgo – viene condotta in piazza San Pietro.
Il tutto mentre il profilo di Portovenere, con il calar della sera, si disegna con la magia garantita da migliaia di lumini.
La foto di copertina è di Paolo Lazzarotti
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